domenica 17 gennaio 2016

Pezzo di... me.

Bisognerebbe cominciare a scoparsi il dolore. come dicevi tu. essere generosa con gli altri. donare il corpo dedicarsi a una miriade di orgasmi. eccitarli fargli scoppiare il cazzo farsi scopare senza nemmeno godere. ricominciare a girare a leccare la vita e non seccare in un letto appena ho tempo. seccare in un letto pensando piangendo e ascoltando musica scrivendo. dovrei coprire le occhiaie togliere il broncio accettare una cena. rispondere ai messaggi. palrare al telefono. smettere di non esser d'accordo. fare un po' l'oca.
per fare cosa? confronti tra e mani e le carezze? per ricordare sempre la tua faccia piangendo e fargli pensare che mi commuovo con e grazie e per loro? ridere come ridevo con te quando fintamente mi maltrattavi o mi trovavo in mano il tuo fallo generoso e sull'attenti? quando mi sentivo una adolescente che provava imbarazzo nello spogliarsi o una grande troia da letto con la lingua sul tuo petto? adattarmi alla loro musica?
per l'odio che provo per te dovrei mandarti sottocasa un canzoniere con tutto il repertorio di quel faccia di cazzo di mengoni. altroché bei regali di natale ben pensati per farti ridere di cuore. se il cuore tu lo hai.
non farò nulla. mi lascerò consolare dall'unico amico che ho quando ricorderà di essere l'unico amico che ho. perché anche questo non ho vicino.

me lo avevi detto.
te lo avevo detto. l'amore non esiste.
ma tu hai voluto cacciarmelo fuori.

io spero che non sia stato vano e che tu ti sia sentito amato da un'estranea che lo aveva scelto perché non aveva nessun vincolo che la obbligasse.

vaffanculo.


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